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in Gate34
http://gate34.it/lentusiasmo-dellimpossibile/
In qualità di più giovane del gruppo oggi vi dico la mia, mi perdonerete poi l’intrusione. Quasi venticinque anni, quasi due lauree, dormo poco, vivo tanto. Ma la sensazione qui è quella di perdere tempo. Non so se è il mondo che va più veloce di me, o solo questo mondo dell’informazione che cinguetta e sgambetta alla velocità di un tweet. Sono in ritardo su tutto. C’è chi a quindici anni faceva la sua prima radio, chi a diciassette apriva la sua scuola di vela, chi a ventuno lavorava nel cuore di Radio Popolare. I tuoi sforzi e i tuoi denari tanto sudati per studiare quelle dannate due lauree improvvisamente, vanno-in-fumo. La vecchia scuola insegna che studiare serve, ma la vita ti insegna a camminare sulle tue gambe. Sono vecchia e sono in ritardo, dunque, anche se di questi ultimi miei sei anni spesi tra libri e progetti vado fiera. Giunge l’ora di rimboccarsi le maniche, fare spugna del mondo e guardare avanti. C’è una cosa, però, che i ventenni hanno. Credono ancora nei sogni. La vita non li ha ancora massacrati a tal punto da fargli dimenticare come si fa a sognare. E qui nasce tutto. C’è da crederci, perché qui nascono le storie come quella di Francesco Giubilei, classe 1992, professione editore di Historica Edizioni. 1992, avete capito bene. La faccio breve: a sedici anni apre la sua casa editrice, partendo da quell’associazione culturale “fatta in casa” ai tempi del liceo: nonna presidente, mamma vice, papà socio, che conta un capitale di partenza pari a 0 euro per una rivista di letteratura online. Prima pubblicazione: il romanzo di Laura Costantini e Loredana Falcone, “Le colpe dei padri”, diffuso a puntate sul loro blog. Poi l’incontro, il deus ex machina che, per intenderci, salva sempre il culo nelle belle storie: Giorgio Regnani, l’imprenditore dell’aceto balsamico appassionato di letteratura, che decide di investire in Historica. Stato attuale: quattro collane, 26 titoli su eBook con BookRepublic e Amazon, dipendenti e amici con una media dei 25 anni scarsi. Non male per un ragazzino che viene accusato di essere l’ennesimo figlio di papà. Lui combatte la sua battaglia a suon di parole e telefonate in cui finge d’essere più grande, e a noi cosa resta? L’ennesimo esempio che entusiasmo e grandi progetti rappresentano l’accoppiata vincente. A vent’anni non si saprà dove questa vita ti porterà, quello che è certo è che i ventenni sanno benissimo che ogni cosa è possibile, e non si spaventano. Reinventarsi ed entusiasmarsi sembra essere la lezione del giorno.
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