sabato 5 novembre 2011

Vi saluto le montagne.


  
Cervinia. 31 ottobre 2011. 150 cm in quota. Ultime nevicate due giorni prima. Impianti invernali in apertura si scia da Plateau Rosà e in territorio svizzero.

L'inverno è arrivato, aria viva soffia, il vento grida di lasciarlo passare. Inaugurata la stagione sciistica a tremilaecinquecento è caduta la prima neve che resterà fino a primavera inoltrata, la mia tavola scivola sui primi fuori pista già induriti e freme di fame sempre nuova. A tremilaecinquecento il mondo è diverso, saranno i giramenti di testa, ma il mondo da lassù è più bello, più buono. Finalmente è arrivato il mio inverno, quello di tavole da snowboard sei strati tra canottiere fuseaux primo calzino secondo calzino e la maglietta e la felpa con il pollice fuori e il caschetto e ho freddo ho caldo ho freddissimo e voglio un pezzo di cioccolata perchè mi gira la testa e sottoguanti-non-più-perchè-ora-ho-i-guanti-fighi. L'inverno da caldarroste e Knödel. Le mie montagne la mia neve le sciate sono la mia vita, che poi io sia quella che in estate il mare sia la mia vita e d'inverno la montagna, beh questo è un altro discorso, quello che resta è che sciare è vitamina sangue caldo per la mia anima. A tremilaecinquecento i rumori non li conosci, esistono solo suoni. Suoni della neve sotto la tavola suoni di nuvole che viaggiano veloci profumo di mele e legno bagnato dal rifugio più vicino. A tremilaecinquecento il cielo è libero. E io torno ad essere una bambina felice. Che ogni inverno dal primo anno di vita cresce un po' di più sulla neve. La montagna è casa, non chiedetemi di rinunciarvi.

L'inverno è finalmente tornato e sembra non essere mai andato via. Ma qualcosa, sì, cambia sempre. 
Vi saluto le montagne.



    

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